Il Teatro Cucinelli di Solomeo ha ospitato l’evento di presentazione dell’Atlante Qualivita 2024 edito da Treccani, giunto alla sua dodicesima edizione.
Il borgo di Solomeo, ormai divenuto archetipo della valorizzazione culturale e ambientale in armonia con il territorio che lo accoglie e con la sua vocazione produttiva, è stato il palcoscenico ideale per la presentazione della dodicesima edizione dell’Atlante Qualivita, un vero e proprio “Giro d’Italia” attraverso le tipicità enogastronomiche che rendono la nostra cucina e, per estensione, il nostro modo di vivere, il più invidiato e ammirato al mondo.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per dare vita ad una tavola rotonda dal titolo “La cultura del Made in Italy” alla quale hanno preso parte Massimo Bray Direttore Generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana – Treccani, Paolo De Castro Presidente Comitato Scientifico Qualivita e Parlamentare Europeo, Cesare Baldrighi Presidente Origin Italia, Riccardo Cotarella Presidente Assoenologi, Francesco Soro Amministratore Delegato IPZS, moderati da Fiorenza Sarzanini Vicedirettore Corriere della Sera, mentre le conclusioni sono state affidate a Brunello Cucinelli Presidente Esecutivo e Direttore Creativo Brunello Cicinelli SpA e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
Il sistema del Made in Italy, è stato sottolineato, è frutto di tanti passi strategici a livello sia locale che internazionale, che hanno portato ad associare al nostro cibo e alle sue trasformazioni un concetto di salubrità non disgiunto dall’esperienza organolettica e sociale, che unisce il piacere del consumo ad una vera e propria esperienza del nostro modo di vivere. L’aspirazione alla nostra “way of life” si sublima con la vacanza enogastronomica, dove il consumo delle tipicità unisce alla scoperta dei luoghi dove sono prodotte e dai quali non è possibile prescindere: “L’indicazione geografica – afferma Cesare Mazzetti, Presidente della Fondazione Qualivita – è essenziale per raccontare la storia che sta dietro ogni prodotto, storia che lo identifica non meno delle sue qualità organolettiche”.
Mauro Rosati, autore dell’opera e Direttore Generale Fondazione Qualivita, sottolinea come “dagli anni ’90, grazie alla certificazione IGP, i prodotti italiani hanno sostituito quelli francesi nel gradimento dei consumatori a livello mondiale. Essenziale è investire in qualità e sostenibilità in un ambiente in continua evoluzione, nel rispetto del territorio e della socialità dei luoghi di origine dei prodotti”.
“A testimonianza della coerenza della mission di Treccani, – affferma Bray – impegnata sin dal 1925, anno della sua nascita, nel trasmettere alle generazioni future la cultura e la lingua del nostro Paese, l’Atlante Qualivita racchiude un patrimonio di saperi e di saper fare che contraddistinguono la nostra Nazione”.
“L’azione del Ministero che presiedo – afferma Lollobrigida – si basa su pilastri imprescindibili che vanno sostenuti e portati avanti da ogni governo, non importa di quale colore. Innovazione, ricerca, logistica sono aspetti essenziali per essere competitivi sui mercati, ma che non devono prescindere dall’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera”.
Il tema della dignità del lavoro operaio, sul quale ha voluto particolarmente insistere Brunello Cucinelli, è parte dell’equa distribuzione del valore alla quale accennava il ministro, nel tentativo di limitare gli squilibri economici tra chi produce, chi distribuisce e chi vende al dettaglio.
L’Atlante Qualivita 2024 racchiude 887 schede di prodotti a Indicazione Geografica nazionali tutelati a livello europeo suddivisi in 3 sezioni: cibo, vino, spirits. In questa edizione sono stati inseriti 11 nuovi prodotti: Olio Campania IGP, Castagna di Roccamonfina IGP, Cedro di Santa Maria del Cedro DOP, Seadas di Sardegna IGP, Ciliegia di Lari IGP, Finocchio di Isola Capo Rizzuto IGP, Lenticchia di Onano IGP, Ciliegia di Bracigliano IGP, Vincisgrassi alla Maceratese STG, Canelli DOP, Grappa della Valle d’Aosta IG. 540 schede sono state aggiornate mentre sono state apportate 108 modifiche ai disciplinari di produzione.
In foto da sin. Fiorenza Sarzanini, Francesco Lollobrigida, Brunello Cucinelli
Benedetta Tintillini